Finalmente riparto insieme a Erika per un viaggio in una delle capitali europee. Scegliamo una città da cartolina, semplice, che ti fa essere felice. Direzione Lisbona … a dire il vero ci ero già stato un bel pò di tempo fa, una toccata e via! Questa volta abbiamo di fronte 5 giorni per esplorare questa particolare città.
Una volta atterrati prendiamo il biglietto giornaliero dei mezzi di trasporto e l’utile collegamento metro che ci porta in centro città e da li diretti in hotel. Optiamo per l’America Diamonds Hotel con una comodissima fermata proprio davanti all’albergo. Lasciamo i bagagli e partiamo all’esplorazione.
Lisbona è una città collinare con un continuo su e giù ed a mio parere molto dispersiva. Vi svelo già che abbiamo camminato un bel po’, quindi vi consiglio scarpe mooolto comode (il garmin segnerà circa 100km 😅). Come punto di partenza raggiungiamo la maestosa Praça do Comércio, uno spazio sempre vivo e uno dei punti nevralgici della città. Qui prendiamo contatto con il Tago e l’arco di trionfo di Rua Augusta, dove decidiamo di salire per vedere il panorama sulla piazza e dove ci attendono diversi strettissimi scalini a chiocciola.
Ci avventuriamo sulla turistica e affollata Rua Augusta per raggiungere Piazza del Rossio, il luogo d’appuntamento per eccezione per lisboneti e turisti. Ci si apre lo stomaco e facciamo un piccolo spuntino alla Fabrica da Nata, dove assaggiamo i famosi Pastel de Nata … buonissimi, ne ho mangiati tre!
Ormai è pomeriggio inoltrato e decidiamo di andare a vedere il tramonto al Miradouro de Santa Caterina. Il belvedere si trova in cima ad una collina e si può raggiungere tramite l’ascensor da Bica oppure a piedi. Naturalmente abbiamo scelto la seconda opzione e abbiamo faticato … dovevamo smaltire i pastel de nata!
Sopra si gode di una splendida vista sulla città, sul Tago e sul Ponte 25 de Abril che collega la capitale lusitana alla città di Almada. Il miradouro era vivace e pieno di gente che ascoltava degli artisti di strada oltre a bere abbondanti birre.
Dopo il tramonto raggiungiamo il ristorante Sr. Vinho che abbiamo prenotato per goderci lo spettacolo del Fado, un genere di musica tipicamente portoghese. Cenato molto bene (la sola possibilità di scegliere il menu fisso ci ha un po spiazzati, ma pazienza) e ascoltando il Fado abbiamo capito che è un sentimento di attesa, tristezza, amore e dolore in musica. Distrutti dalla prima giornata e forse dalle note del Fado, crolliamo a letto.
Colazione abbondante e via andare a scoprire la città. Direzione quartiere Alfama in cui esploriamo un affascinante labirinto di viuzze ed edifici tradizionali. Prima tappa il Miradouro de Santa Luzia, un belvedere con un’ampia vista sul quartiere ed il Tago.
Da qui saliamo ancora ed arriviamo all’entrata del Castelo de Sao Jorge. Sconfortati dalla fila che ci troviamo davanti optiamo per un’altro belvedere e saliamo al Miradouro da Senhora do Monte che offre una vista incredibile, uno spazio perfetto per contemplare la città.
Il su e giù dell’Alfama ci fa venire una fame tremenda e scegliamo Ze da Muraria, un piccolo e frenetico locale dove servono porzioni giganti. Dopo l’abbuffata riprendiamo le stradine dell’Alfama e ci dirigiamo verso il Convento do Carmo, un’imponente chiesa gotica che oggi è solamente uno scheletro di rovine dovuto al devastante terremoto che colpì Lisbona nel lontano 1755.
Usciti dal convento giriamo subito a sinistra su una stretta stradina che ci porta dietro all’Elevador de Santa Justa, evitando la fila che si trova giù. L’Elevador de Santa Justa è l’unica funicolare verticale della città e pensate pensate ha lo stesso metallo utilizzato per la Tour Eiffel. Purtroppo la terrazza panoramica era chiusa.
Ci incamminiamo verso la Cattedrale di Lisbona, comunemente conosciuta come la Sé di Lisbona. É la chiesa più antica ed importante della città. Un edificio in stile romanico, che con le diverse ristrutturazioni ha mescolato più stili donando alla cattedrale un carattere molto particolare. Dopo la visita la sete si fa sentire e ci godiamo una fresca birra all’ombra della cattedrale. Raggiungiamo Praça do Comercio per goderci la brezza del Tago e poi prendiamo la metro che ci porta in albergo. Per cena scegliamo The Decandente un piccolo ristorante che offre cocktail e piatti portoghesi con un tocco moderno.
Oggi in programma abbiamo il Quartiere di Belem affacciato sul Tago. Qui si trovano due gioielli di Lisbona, la Torre di Belem ed il Monastero dos Jeronimos oltre all’imponente Monumento alle Scoperte. Il Monumento alle Scoperte è formato da un gruppo scultoreo con forma di caravella, che raffigura Enrico il Navigatore con altri protagonisti delle grandi scoperte territoriali del Portogallo. Saliamo in cima alla terrazza panoramica da cui si gode di una spettacolare vista sul Tago ed il quartiere di Belem. Guardate anche il magnifico mosaico ai piedi del monumento che raffigura la rosa dei venti con al centro un mappamondo.
Passeggiamo sul lungo fiume fino a raggiungere la Torre di Belem. Questa si trova sulla foce del Tago e serviva prima alla difesa della città, diventando poi una dogana e un faro. La fila per entrare era infinita, per cui foto di rito all’esterno e via.
Tappa successiva è il Museu Coleção Berardo, il maggiore museo di arte moderna e contemporanea in Portogallo. Qui giriamo le immense sale ammirando le svariate opere. Si fa ora di pranzo e affamati cerchiamo un posto per mangiare qualcosa di veloce. Ahimè il quartiere di Belem è preso d’assalto dai turisti e non troviamo nemmeno un buco. Prendiamo al volo due pastel de nata da Pastéis de Belém, una pasticceria speciale: non solo è la più antica di Lisbona, ma anche quella con i migliori dolci della città.
Ancora affamati, andiamo avanti con il nostro tour e ci dirigiamo al Mosteiro dos Jerónimos, il monumento più famoso e visitato di Lisbona. L’edificio è un opera architettonica eccezzionale con ricchissime decorazioni ed un chiostro monumentale. Molto carina la Chiesa di Santa Maria, dove si trovano le tombe dell’esploratore Vasco de Gama e del poeta Luís Vaz de Camões.
Leggermente affaticati noleggiamo un monopattino elettrico e sfrecciamo sulla ciclabile che affianca il fiume fino a passare sotto all’imponente Ponte 25 de Abril. Da lì saliamo su un autobus che ci porta da LX Factory, uno storico complesso industriale che ospita diversi negozi d'arte e ristoranti unici. Giretto esplorativo accompagnato da una buona birra. La sera proviamo il Time Out Market, un ottimo posto per cenare. Si trova tutto il cibo che desiderate, dal cibo tradizionale portoghese fino agli hamburger e al sushi. Ci deliziamo con un buon gelato e passeggiamo fino a raggiungere l’Elevador da Gloria che prendiamo per scendere nel quartiere di Baixa. Stanchi morti raggiungiamo l’albergo e crolliamo a letto.
Colazione super abbondante in vista di una super giornata impegnativa. Direzione Sintra! Un’affascinante cittadina che sembra appartenere ad un’altra dimensione. Prendiamo il treno da Lisbona che ci porta direttamente nella piccola cittadina. Qui bisogna scegliere quali palazzi visitare … vi anticipo già che è un casino spostarsi a Sintra! Noi optiamo per il Palácio Nacional da Pena ed il Parque de Monserrate. Il primo è un castello fiabesco da cui si gode una vista mozzafiato. Peccato per l’enorme folla di turisti che rende quasi spiacevole la visita di questa meraviglia.
Riprendiamo l’autobus che ci riporta alla stazione di Sintra per poi prendere un nuovo affollatissimo autobus in direzione Parque de Monserrate. Una passeggiata romantica che ci porta di fronte ad un bellissimo palazzo in stile moghul. Qui per fortuna i turisti sono pochi e la visita è molto piacevole. Altro autobus, altra corsa! Raggiungiamo nuovamente la stazione di Sintra e saliamo sull’ennesimo autobus in direzione Cabo da Roca.
Il punto più a ovest dell’Europa continentale ed uno dei promontori più suggestivi da visitare. Qui, entrambi, ci avviciniamo per la prima volta all’oceano. Peccato non aver avuto abbastanza tempo per fare un tuffo! Il luogo è molto suggestivo e penso che le immagini parlino da sè.
Saliamo sull’autobus in direzione Cascais. L’autista penso si sia immedesimato in un pilota di formula uno, curve affrontate in maniera moooolto allegra e frenate al limite. Arrivati veniamo deliziati da questa graziosa città balneare che non ha perso il suo antico fascino. Ci dirigiamo verso la spiaggia cittadina e immergiamo i nostri stanchi piedi nell’acqua, godendoci un cielo rosa al tramonto. Non potevamo non cenare da 100 Montaditos e tra una birra e un panino si fa molto tardi. Prendiamo il treno per Lisbona e sfiniti ci fiondiamo a letto.
Finalmente oggi attraversiamo il Tago in battello per raggiungere l’altra sponda in direzione Cristo-Rei, un’imponente immagine del Cristo che apre le braccia verso la città ed è visibile da qualsiasi punto. Arrivati nell’altra sponda si può scegliere di prendere un autobus per raggiungere la statuo oppure una breve passeggiata a piedi. Optiamo per la seconda e ci inoltriamo nelle strade di Cacilhas. Il caldo si sente e prendiamo due birre da mezzo per la modica cifra di € 3,40! Riprendiamo la camminata e per stare in tema di prezzi super vantaggiosi appena fuori Lisbona, vediamo un bar che vende il caffè a € 0,60!
Il Cristo-Rei è maestoso e da sopra penso si goda di un incredibile vista, ma ahimè la fila ci fa desistere dal salirci sopra. Di fronte alla statua c’è una vista magnifica sul Ponte 25 de Abril e su Lisbona, che sfruttiamo per un veloce pranzo a sacco. Tantissime foto di rito … sopratutto a Erika e poi ritorniamo nella capitale. Next stop il Parque das Nações, un ex area portuale adagiata sulla riva del Tago che hanno riqualificato in maniera egregia, trasformandola in una zona moderna e trendy. La sete si fa sentire e ci godiamo una fresca birra di fronte all’Oceanario.
Prendiamo la turistica funivia per vedere la zona da una prospettiva diversa e poi ci incamminiamo vero il Ponte Vasco da Gama, uno dei ponti simbolo di Lisbona. Realizzato in occasione dell’Expo ’98 con i sui 17 km è il secondo ponte più lungo d’Europa.
Ci avventuriamo in una corsa a due sul monopattino e raggiungiamo un enorme centro commerciale. Giretto per souvenir e varie e poi torniamo in albergo per prepararci per l’ultima serata nella città. Prenotiamo al A Venda Lusitana un piccolo e delizioso ristorante in cui assaggiamo del buonissimo cibo portoghese. Per smaltire un pò ci incamminiamo verso … per un buon gin! Il barista sa il fatto suo ed il cocktail è delizioso. Ahimè l’aereo parte prestissimo (7:00) e torniamo in albergo per sistemare le valigie e riposare un pò.
Lisbona è una città viva e piena di cose da vedere, una città con una storia da raccontare. Una storia che parla di terremoti, di conquiste e di persone instancabili che hanno avuto il coraggio di ricostruire questa splendida città. Ci tornerò sicuramente per vedere le svariate cose che abbiamo saltato. Ora vi saluto che mi aspetta una rilassante settimana in mezzo alle montagne. Alla prossima e se avete voglia di vedere altre foto andate a curiosare sul mio Instagram @adriaantudose!

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