
Bienvenue à Marrakech …
Nuovo viaggio, nuova storia ragazzi … eccomi qui nostalgico dal viaggio a Marrakech e dal clima di questa città, pantaloncini e tshirt … ahhhh! Novità di questo viaggio e che non sono a zonzo con Erika (impegnata tra diversi esami) ma, con un gruppo di amici, Checco, Sid e Sturz, rispettivamente Francesco, Mattia e Andrea.



Belli carichi partiamo il 19 Novembre dall’aeroporto di Treviso e, dopo un ora di ritardo, arriviamo nello splendido e nuovissimo aeroporto di Marrakech. Preparativi una penna perchè all’arrivo dovete compilare un piccolo foglietto con i vostri dati. Dopo molteplici controlli usciamo finalmente dall’aeroporto dove ci aspetta il driver che ci porta al riad … ah mi sono dimenticato di dirvi che siamo arrivati a mezzanotte! In circa 15 minuti arriviamo al Riad Chamali, che ci accoglie con un’ottima cena ed una birra ghiacciata (uno dei pochi posti in cui posso godermi una birra).












Ultimi ad andare a letto e primi a svegliarci, colazione veloce e via. Ci fiondiamo nelle strade della città piene di traffico di ogni tipo, tra cui persone con carretti e carrozze con cavalli. Per prima cosa andiamo ad ammirare la Moschea della Koutoubia, il principale edificio religioso della città, visibile ovunque voi siate. Partiamo dal presupposto che a Marrakech qualsiasi persona ti vuole vendere qualcosa o vuole del denaro per un’indicazione o per una foto. Nelle vicinanze della moschea troviamo subito una “guida turistica” che ci da delle indicazioni su cosa visitare, non vuole soldi in cambio, ma ben presto scopriamo che ci porterà in un negozio di un suo amico. Qui assistiamo alla presentazione, interessante, delle spezie e alla preparazione dell’olio d’Argan. Cercate di non seguire nessuno! Dopo esserci liberati dal venditore di spezie andiamo verso le Tombe Sa’diane, il mausoleo della dinastia Sa’diana. L’edificio è molto bello ed è particolarmente rillassante passeggiare all’interno del giardino e guardare l’arte con cui le tombe sono state costruite e decorate.



I Giardini Majorelle sono la nostra prossima tappa, giardini botanici e paesaggistici progettati dall’artista francese Jacques Majorelle. Siamo un pò lontani dalla nostra destinazione per cui decidiamo di prendere un taxi, ed è cui che facciamo il nostro incontro con Said, persona umile, gentile, che ci terrà compagnia per tutto il nostro viaggio.








Piccola pausa per un caffè, uno dei più buoni che abbia bevuto fuori dall’Italia. Vicino ai giardini c’è il nuovissimo museo di Yves Saint Laurent, piacevole visita in cui potete ammirare le sue creazioni. Said arriva in cinque minuti e ci porta al Palazzo El Badi, dove si possono ammirare le rovine di questo immenso palazzo ed i suoi giardini con le smisurate piscine, purtroppo senza acqua. Da cui a piedi ci dirigiamo verso il Palazzo El Bahia, un capolavoro dell’architettura marocchina.







Ci incontriamo nuovamente con Said e andiamo a visitare la Palmeraie, un palmeto ai confini cittadini. Qui entriamo per la prima volta in contatto con i dromedari, fantastici animali!




Rientriamo in città e ci facciamo lasciare in Piazza Jamaa el Fna, centro vitale e caratteristico di Marrakech. Finalmente paghiamo Said per tutti i giri che ci ha fatto fare, circa 7€ a testa. Prendiamo appuntamento per l’indomani alle 9 per una scarpinata in montagna. Da uno dei vari caffè ci gustiamo il spettacolare tramonto e la moltitudine di persone che affollano questa piazza. Ci addentriamo nel souk dove veniamo travolti dai mille colori, sapori e odori. Ogni persona ti vuole vendere qualcosa e l’imperativo è trattare, trattare e trattare sul prezzo. Dopo esserci persi nelle mille viuzze del souk, è normale non preoccupatevi, usciamo sulla piazza e decidiamo di mangiare in una delle bancarelle che riempiono la piazza. Qui la gente è davvero insistente e cerca di accapararsi ogni turista possibile. Ci sediamo e ordiniamo un pò di tutto, devo dire che non sono rimasto particolarmente entusiasta. Qui assaggio anche il famoso whisky marrochino, il thè alla menta. Con la panza piena e un pò stanchi ci dirigiamo verso il nostro riad, dove ci rilassiamo un pò e beviamo finalmente dell’alcol.





Il giorno suggessivo abbiamo appuntamento con Said alle 9 e dopo circa un’ora di viaggio arriviamo in montagna. Paesaggi stupendi e persone molto gentili. Una di queste è Mohammed, la nostra guida che ci porta alla scoperta di una bellissima cascata. Salita non particolarmente impegnativa,foto di rito e degustazione di tè alla menta. I sentieri sono pieni di bancarelle che vendono ricordi locali e artigiani che producono prodotti sul posto come ai vecchi tempi.








Torniamo in fretta e furia a Marrakech perchè abbiamo appuntamento alle 15, il nostro riad ci ha organizzato un’escursione nel deserto del Agafay. Salutiamo Said e lo ringraziamo per la sua estrema gentilezza. Birretta in attesa del nostro driver e via alla scoperta del deserto. Siamo diretti a Terre des Etoiles, un’oasi nel deserto. Il bivacco è stupendo con mega tende dove poter dormire, piscine dove rillassarsi e bar con birra! Classico tè alla menta, foto di rito e poi incontriamo il secondo Mohammed che per un’ora ci porterà a fare un giro sui dromedari.







Esperienza molto piacevole e divertente, paesaggio stupendo … è la prima volta che vedo un deserto! Saluto Franco, il mio dromedario e ringrazio Mohammed per la sua gentilezza. In attesa della cena ci gustiamo il tramonto e il meraviglioso cielo pieno di stelle che ci si prensenta mentre beviamo l’ennesima birra. Rimango esterefatto dalla bellezza delle stelle e cerco di immortalarle con varie foto.











Ottima cena e rientro al riad in mezzo al buio più totale, dove intrattengo una piacevole ciaccolata con il nostro autista sulla cultura dell’islam. Il mattino successivo ci muoviamo in fretta perchè al pomeriggio abbiamo il volo di rientro. Visitiamo la Madrasa Ben Youssef, un’antica scuola coranica dove si insegnava la legge coranica e le sacre scritture. Questa è la più grande madrasa del Maghreb.




Vicino c’è anche il museo della fotografia di Marrakech con foto d’epoca in un’edificio molto piacevole. Salendo fino all’ultimo piano troviamo una terrazza con una vista panoramica sulla città ed una caffetteria.








Ultima tappa del nostro itinerario è il quartiere della conceria. Non trovandolo decidiamo di seguire, molto cautamente, un signore che ci porta a destinazione. Odore nauseabondo, reso più gradevole da una foglia di menta. Uomini che lavorano e trattano le pelli come si faveca un tempo, qui il tempo sembra essersi fermato. La visita alle concerie è abbastanza cara e alla fine devi pagare tutti, anche il tipo che ci ha accompagnati. E’ una specie di mafia! Vi consiglio di lasciare le concerie per ultime e se non avete tempo per visitarle, non vi perdete niente.


E’ arrivata l’ora di partire e ci facciamo accompagnare in aeroporto dove ci aspettano dei luuuuuunghi controlli. Se volate con Ryanair, questa vi manderà una mail di avviso per presentarsi in aeroporto almeno tre ore prima del vostro volo. Datele retta! I controlli in aeroporto sono estremamente lenti e lunghi, vi dico che alle 14:35 stavo facendo il terzultimo controllo ed avevo l’aereo che partiva alle 14:40! Ah il foglietto che avete compilato al vostro arrivo, va compilato anche alla partenza!
Concludo col dirvi che questo viaggio a Marrakech mi ha prima deluso e poi entusiasmato. La loro cultura e quotidianità sono diverse dalle nostre, ad un primo impatto ci si sente un pò spaesati. Pian piano invece si comincia ad apprezzare le loro usanze, la loro gentilezza ed i loro modi di fare. Vi consiglio vivamente di visitarla, perchè Marrakech è un posto davvero magico, pullula di giardini, palazzi, moschee e mercati di ogni tipo. E’ un piacere caminare per i tortuosi vicoli della storica Medina ed esplorare gli intimi cortili interni, gustarsi un buon caffè nelle numerose terrazze ed esplorare i suoi dintorni.
Come al solito troverete più foto nel mio account instagram @adriaantudose e ci si sente con il racconto del mio prossimo viaggio! Ah se avete domande non esitate a contattarmi! Ciaone!





